IL SECONDO TRAPIANTO DI CUORE EFFETTUATO NELLE ISOLE CANARIE HA ORIGINE TINERFEÑA !!!
Il paziente, un uomo di oltre 50 anni che ha trascorso più di quattro ore in sala operatoria, ha ricevuto il cuore di un donante Tinerfeño.
All’ ospedale universitario Dr. Negrin di Gran Canaria è stato eseguito giovedì 16 gennaio il secondo trapianto di cuore nelle Isole Canarie. Il paziente, un maschio di età superiore ai 50 anni, ha ricevuto l’organo di un donante Tinerfeño.
L’intervento è durato per circa quattro ore. L’ospedale in questione è ormai il centro di riferimento nelle Isole Canarie per questo tipo di interventi. L’anno scorso è stato eseguito il primo trapianto di questo tipo.
Secondo i dati del SERVIZIO SANITARIO CANARIO (SCS), nelle Isole, tra le 12 e le 15 persone hanno dovuto viaggiare in penisola ogni anno per sottoporsi a trapianti di cuore e le successive revisioni mediche con un tempo di attesa stimato in sei mesi.
Il piano di trapianto è alimentato quasi esclusivamente da donatori provenienti dalle Canarie. In questo modo, l’uso delle donazioni locali – che sono comprese tra le 80 e le 90 all’anno – è massimizzato, poiché alcuni cuori vengono respinti a causa dei tempi di trasferimento nella penisola, riducendo drasticamente i tempi di attesa nell’ Arcipelago Canario.
In conclusione possiamo essere più che contenti dello sviluppo medico e dei risultati fino a qui raggiunti.
All’ ospedale universitario Dr. Negrin di Gran Canaria è stato eseguito giovedì 16 gennaio il secondo trapianto di cuore nelle Isole Canarie. Il paziente, un maschio di età superiore ai 50 anni, ha ricevuto l’organo di un donante Tinerfeño.
L’intervento è durato per circa quattro ore. L’ospedale in questione è ormai il centro di riferimento nelle Isole Canarie per questo tipo di interventi. L’anno scorso è stato eseguito il primo trapianto di questo tipo.
Secondo i dati del SERVIZIO SANITARIO CANARIO (SCS), nelle Isole, tra le 12 e le 15 persone hanno dovuto viaggiare in penisola ogni anno per sottoporsi a trapianti di cuore e le successive revisioni mediche con un tempo di attesa stimato in sei mesi.
Il piano di trapianto è alimentato quasi esclusivamente da donatori provenienti dalle Canarie. In questo modo, l’uso delle donazioni locali – che sono comprese tra le 80 e le 90 all’anno – è massimizzato, poiché alcuni cuori vengono respinti a causa dei tempi di trasferimento nella penisola, riducendo drasticamente i tempi di attesa nell’ Arcipelago Canario.
In conclusione possiamo essere più che contenti dello sviluppo medico e dei risultati fino a qui raggiunti.